Vigarano è ...

Accade in paese

Replica alle dichiarazioni del Sindaco

Non è un obbligo. È una scelta politica. Lo Statuto era già adeguato al TUEL!
Prendiamo atto delle dichiarazioni del Sindaco Bergamini, ma riteniamo doveroso ribadire alcuni fatti. Non è in discussione il principio – sancito dal TUEL – per cui il Segretario comunale fornisce assistenza agli organi dell’Ente.

Il punto vero è un altro: fino a ieri, lo Statuto del Comune di Vigarano prevedeva chiaramente che anche i singoli consiglieri potessero chiedere pareri tecnico-giuridici scritti al Segretario. Oggi questa possibilità è stata cancellata. Non è un’opinione. È un fatto. Parlare di “efficienza amministrativa” è fuorviante. Lo Statuto poteva essere regolamentato, magari con paletti chiari. Infatti, è stato presentato un emendamento responsabile, che limitava le richieste a una al mese per ogni consigliere. Ma è stato bocciato. La maggioranza non ha scelto di disciplinare: ha scelto di togliere. È come spegnere una torcia in galleria: il percorso rimane, ma chi deve percorrerlo resta al buio. Così si imbavaglia chi controlla. Così si mette il silenziatore alla democrazia. Il TUEL (art. 97, comma 2, lett. d) non obbliga affatto alla cancellazione di questo diritto: anzi, dice chiaramente che il Segretario esercita anche le funzioni previste dallo Statuto.  Lo Statuto di Vigarano era perfettamente in linea con la legge. Non aveva bisogno di nessun adeguamento.
Troppo complicato da capire, o troppo scomodo da ammettere?
Quanto poi al presunto “scontro artificiale”, bastano altri fatti:  
- a Vigarano non si fanno capigruppo,  
- non esistono commissioni consiliari,  
- non c’è alcuno spazio strutturato di confronto tra maggioranza e opposizione.  
- Poco prima del Consiglio, ci sono state inviate nuove regole per l’accesso agli atti e per richiedere appuntamenti con i dipendenti comunali.
Tutto questo non è solo un “dettaglio tecnico”.  È una strategia a tappe.  Un pezzo alla volta. Un silenzio alla volta. Un diritto alla volta. 
Quando iniziano a togliere “piccole cose” – come la possibilità di un parere – è segno che si sta costruendo un muro, passo dopo passo, fino a isolare chi dovrebbe vigilare, proporre, controllare.
La democrazia non muore all’improvviso. Scolora lentamente.  Si corrode togliendo strumenti, spazi, voce.
Ecco perché questa vicenda riguarda tutti, non solo i consiglieri. Perché oggi si cancella un diritto a un eletto.  Domani potrebbe toccare a un cittadino, anzi, è già toccato al cittadino perché il costo per un accesso agli atti, per loro, è passato da €20 a €50.

Risposta alle dichiarazioni del sindaco. Firmato consiglieri De Michele e Plebiscito

Il Variano

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